Che tu sia piccolo o grande...benvenuto nel mio blog!

"I bambini pensano, osservano e ragionano. Esaminano ciò che vedono, traggono conclusioni, fanno esperimenti, risolvono problemi e cercano la verità. Certo, non lo fanno in modo cosciente, come gli scienziati. E i problemi per cui cercano una soluzione sono quelli di ogni giorno, su come è fatta la gente e gli oggetti e le parole, piuttosto che arcane questioni riguardanti stelle ed atomi. Ma anche il bambino più piccolo conosce già molte cose sul mondo e si adopera attivamente per saperne di più."

Alison Gopnik, Andrew N. Meltzoff e
Patricia K. Kuhl,
The Scientist in the Crib



giovedì 23 dicembre 2010

IL NATALE E' VICINO!

Il Natale è vicino, oramai le letterine dei nostri bimbi sono state spedite all’ indirizzo: Babbo Natale, via dei Desideri, 1 - 00001 Follettopoli- …….e via! Eccoci qua tutti a correre come forsennati alla ricerca dell’ultimo gioco alla moda, a riempire carrelli di giochi super tecnologici, computerizzati, pieni di suoni e luci. Regali da parte dei genitori, dei nonni, degli zii, degli amici e chi più ne ha più ne metta! I nostri bambini intanto attendono emozionati e mentre staccano i giorni dal calendario dell’avvento si confrontano sulle loro scelte: “anche io ho scelto la macchina telecomandata dei Gormiti”…. “Ho chiesto a Babbo Natale il diario segreto elettronico di Hello Kitty”…”Io Cicciobello bua!”…e così vivono l’attesa e la speranza. Amo osservarli e sentirli desiderare qualcosa davvero. E’ in questi momenti che la fantasia corre in mille direzioni: ci giocherò subito, lo porterò con me dal mio migliore amico, il pacco avrà il fiocco rosso, o forse la carta gialla. Il desiderio ti accompagna mentre passano i giorni e l’emozione massima esplode alla vista dei pacchi e alla rottura della carta da pacco. Il Natale è un momento di magia molto importante per i nostri bambini dobbiamo solo stare molto attenti a non distruggere questa emozionante sorpresa con “il troppo”. Troppi pacchetti ti obbligano a non goderti appieno quello appena scartato, troppi giochi strutturati (es. schiaccia questo bottone e si accende la musica, con questo la luce, ecc) ti obbligano a mettere a riposo la creatività, troppi giochi computerizzati ti obbligano a rapportarti solo con uno schermo, troppe richieste facilmente soddisfatte ti obbligano a chiedere sempre di più. L’altra mattina in macchina andando al lavoro ascoltavo un programma radio. C’era un’intervista proprio sul Natale a Raffaele Morelli. Da esperto psicanalista dava una visione psico-emotiva delle feste per i nostri bambini e mi è piaciuto molto quando ha sottolineato l’importanza di vivere la magia e la sorpresa: “l’emozione massima il bambino la vive scartando il regalo, non importa tanto il contenuto, alle volte tornano a impacchettarsi da soli regali già noti, per la sola emozione dello scartare. Osservare il viso del bambino durante l’azione dimostra quanto appena detto, ma avere troppi pacchi da aprire lo invita a non assaporare il contenuto perché l’emozione dello scartare è più forte…”.

Forse anche i genitori dovrebbero scrivere la letterina a Babbo Natale, la mia credo che sarebbe circa così:

caro Babbo Natale,
sono mamma di tre splendidi bimbi che hanno riempito le letterine di richieste quindi chiedo a te che sei un super esperto di aiutarmi a scegliere per loro un gioco attuale, che stimoli la loro personale creatività arricchendoli di esperienze, un gioco da condividere con i fratelli e gli amici, un gioco realmente desiderato, che non finisca infondo al baule a S. Stefano, un gioco che li emozioni, ma soprattutto consigliami affinché sappia dosare le quantità dei doni per permettere loro di vivere la magia del Natale vivendo l’attimo del presente, gustando così anche il gioco ricevuto e non solo la corsa all’apertura dei pacchi.
Io cercherò di non perdermi i loro piccoli visi dipinti dall’emozione, dalla sorpresa, dalla gioia che porta il desiderio esaudito scaldando il mio cuore alla magica luce del Santo Natale.

BUON NATALE A TUTTI!!

E PER IL NOSTRO PANCINO………I GHIOTTI OMINI DI NATALE!

INGREDIENTI:
• 300 g di farina di farro bianca
• 50 g di farina di riso
• 50 g di farina di avena
• 100 g di zucchero di canna
• 100 g di burro
• 2 uova e 1 tuorlo
• 80 g di cioccolato fondente al 70% grattugiato
• 1 cucchiaio raso di cacao in polvere
• 1 bustina di lievito naturale per dolci
• 1 pizzico di cannella
• Latte di riso q.b.
• Un pizzico di sale

PREPARAZIONE:
Lavorate le uova con il burro, incorporate gradualmente la farina di farro, di riso, di avena. Aggiungete lo zucchero, il cioccolato grattugiato, il lievito, una presa di sale e un pizzico di cannella, aggiungendo un po’ di latte per ottenere un composto omogeneo. Formate un panetto con l’impasto avvolgetelo in una pellicola e lasciatelo riposare in frigorifero per 10-15 minuti. Colorate con il cacao un pezzetto di pasta con il quale farete le decorazioni dei biscotti (occhi, bocca, sciarpa, bottoni…). Formate quindi gli omini come desiderate, decorateli, adagiateli in una teglia rivestita di carta forno e infornateli a 180° per circa 20-25 minuti.

venerdì 19 novembre 2010

SONO NERVOSI O IRREQUIETI? O SOLO ANNOIATI?

“Non sta fermo un secondo…”
“E’ sempre nervoso, urla, calcia….insomma non è tranquillo”
“Ne combina di tutti i colori, non conosce i giochi tranquilli….”
“Non sta fermo neppure quando mangia o dorme…..”
“Non ascolta, non si ferma neppure al richiamo, è sempre disattento, anche a scuola….”


Potrei continuare l’elenco infinito delle affermazioni che mi capita sempre più spesso di ascoltare da mamme stanche e sconsolate, invece fermiamoci un attimo a riflettere insieme.
Personalmente adoro osservare, quando mi è possibile, i comportamenti assunti dai bambini che incontro: al parco, in fila al supermercato, in ludoteca, al ristorante e così via. E’ vero spesso noto atteggiamenti di grande movimento e agitazione, oggi etichettata grossolanamente “iperattività”. In parallelo spesso mi torna alla mente l’esperienza lavorativa avuta al nido d’infanzia di anni addietro. Ricordo con affetto un bellissimo bambino biondo di 2 anni e mezzo. Amava esprimersi con il corpo: grandi salti, corse, rololoni,…Chiudo gli occhi e lo vedo nitidamente correre e saltare anche quando gli veniva richiesto un momento di contenimento (es. stare seduto a cantare assieme ai compagni, o al momento del pranzo, o durante la lettura di una fiaba). Difficilmente ascoltava le nostre richieste anzi quando queste divenivano insistenti esprimeva la sua disapprovazione iniziando ad infastidire i compagni con spinte, calci, morsi, ed abbracci un po’ troppo “affettuosi”. Anche durante il gioco libero capitava che passasse da un contatto fisico divertente ad una vera e propria espressione di aggressività. Chiaramente veniva spesso ripreso ed ogni volta captavo nei suoi occhi infinita dolcezza non espressa. Come educatrici eravamo tenute ad informare quotidianamente la famiglia e durante i confronti di equipe con la pedagogista ci confrontavamo sulle strategie educative da affrontare. Avevamo però tutte notato che la maggior parte di tali atteggiamenti prendeva vita in un momento dove il piccolo non veniva stimolato o per meglio dire quando la circostanza lo stava annoiando. Partendo da tale concetto tutto veniva visto con una luce diversa. In effetti il bambino era un bambino molto sveglio, con capacità e autonomie più alte dei coetanei. Iniziammo a proporgli attività o giochi che richiedevano capacità maggiori e notammo con piacere che si immergeva completamente in tali attività riuscendo a tenere viva l’attenzione per tempi anche molto lunghi e che a termine era rilassato e tranquillo seppur permaneva la necessità e il desiderio di movimento. Questa esperienza mi ha portato molto a riflettere perché capita anche a noi adulti di trovarci in una situazione “annoiante” dove mettiamo in atto comportamenti non idonei (chiacchiere con il vicino, mangiare per noia, ecc.).


Prima di etichettare i nostri piccoli come nervosi, aggressivi o iperattivi proviamo a vedere se per caso non sono semplicemente annoiati e proponiamo loro attività ed esperienze stimolanti e forse ne rimarremo sorprese!


 UN AIUTO DALLA NATURA PUO’ ESSERE….

• Tisana di biancospino ed arancio, o passiflora
• Olio essenziale per brucia essenze di Lavanda, Melissa e Mandarino dolce
• Magnesio in polvere
• Alimentazione sana, vitale e fresca. Ridurre al minimo cioccolata, tè, zuccheri e dolci, insaccati e carni di maiale.
· Per l’aiuto con i fiori di Bach vi consiglio lettura del seguente Blog
http://www.giardinodellanimaççblogspot.com/

giovedì 28 ottobre 2010

FACCIAMO MERENDA CON LA MELA MAGICA!

BIANCANEVE la fiaba dei fratelli Grimm racconta............(http://www.grimmstories.com/)
"Andò in una stanza segreta dove nessuno poteva entrare e preparò una mela velenosissima. Di fuori era così bella rossa, che invogliava solo a vederla, ma chi ne mangiava un pezzetto doveva morire. Quando la mela fu pronta, ella si tinse il viso e si travestì da contadina; così camuffata passò i sette monti e arrivò fino alla casa dei nani. Bussò, Biancaneve si affacciò alla finestra e disse: -Non posso lasciar entrare nessuno, i nani me l'hanno proibito!-. -Non importa- rispose la contadina -venderò lo stesso le mie mele. Tieni, voglio regalartene una.- -No- disse Biancaneve, -non posso accettar nulla.- -Hai forse paura del veleno?- disse la vecchia. -Facciamo così: tu mangerai la parte rossa e io quella bianca.- Ma la mela era fatta con tanta arte che soltanto la parte rossa era avvelenata. Biancaneve desiderava tanto la bella mela e, quando vide che la contadina ne mangiava non pot‚ più trattenersi e allungò la mano per farsi dare la sua metà. Ma al primo boccone, cadde a terra morta. Allora la regina disse: -Questa volta nessuno ti risveglierà!-. "

Che emozione, adoro leggere le fiabe ai miei bambini che ascoltano sempre rapiti dalle avvincenti storie. Oggi abbiamo letto BIANCANEVE e mi è venuta l'idea di seguire l'onda della mela magica trasportandola nella nostra merenda e così anche noi magicamente abbiamo trasformato delle belle e succose mele rosse in gustosissime merende .........
NON VELENOSE MA NUTRIENTI!
 Provate e vi leccherete i baffi anche voi!

FIORI DI MELA
Tagliate la mela con o senza buccia a spicchi, aiutandovi volendo con l'apposito utensile per ottenere pezzi regolari e disponeteli in un piatto dandogli la forma di un fiore. Cospargete di miele o malto o zucchero di canna integrale, cannella in polvere, cacao e nocciole tritate.

TORTA DI MELA CRUDA
Sbucciate e affettate a fettine sottili e regolari la mela e disponetela in un piatto a raggiera come si trattasse di una torta. Cospargete con zucchero integrale di canna a velo decorate con fettine di arancia e/o mandorle o nocciole tritate o biscotti secchi sbriciolati.

mercoledì 20 ottobre 2010

BASTA CON I PIDOCCHI!

(BAMBINI E PIDOCCHI)
Negli ultimi anni mi capita sempre più frequentemente di informare tante mamme sulla profilassi di prevenzione o cura della pediculosi del capo che altro non è che l’infestazione da pidocchio del capo. E’ infestazione sempre esistita, che trovava punte di presenza in determinati periodi dell’anno (primavera e autunno), mentre ora si è trasformata in una presenza costante. Ci sono maestre che si sono trovate ad affrontare in maniera didattica tale presenza, ci sono mamme che sostengono “tanto ormai se li passano in continuazione!”, ci sono bambini che ne parlano come di piccoli amichetti che ogni tanto vivono sulla loro testa. Ma è così che argineremo la presenza e il continuo contagio? Sminuendo l’importanza della prevenzione e della buona cura di disinfestazione non rafforzeremo la presenza dei pidocchi?
Per chi ha voglia di agire in modo diverso e desidera uscire dall’incubo del controllo quotidiano della testa dei propri bambini (arrivano continuamente circolari da parte delle scuole e asili!) adottiamo ed esigiamo da chi abbiamo vicino buone e risolutive forme di disinfestazione.
Il pidocchio non guarda in faccia nessuno, il contagio avviene mediante contatto diretto (avvicinando le teste, utilizzando pettini, spazzole, appoggiandosi con il capo a barriere impottite, ove sia veicolato un individuo infestato), provoca prurito, ha una spiccata preferenza per coloro che seguono una scarsa igiene del cuoio capelluto (ma non è indispensabile!), e depone uova che si schiudono dopo 6 giorni.


Per essere incisivi sull’infestazione dovremo quindi utilizzare un trattamento antiparassitario al bambino e agli altri membri della famiglia se ci sono sospetti di infestazione, ripetendo l’operazione dopo 7 giorni. Nel lasso di tempo che intercorre tra il primo ed il secondo trattamento dovremo rimuovere manualmente tutte le lendini (uova) dai capelli del bambino, e non metterlo a contatto con coetanei (ne limiteremo la diffusione!). Avremo cura di far bollire a temperatura superiore ai 65° biancheria, capricapi, federe, pettini spazzole, elastici, fasce ecc. Solo dopo la seconda applicazione e solo dopo aver accertato l’assenza totale e dico totale di lendini (uova) il bambino potrà frequentare i coetanei. Ma in quanti seguiamo attentamente tale profilassi? Quanti pediatri ricontrollano veramente il capo dei bambini prima di certificare la riammissione a scuola/asilo? In quanti informiamo onestamente la struttura scolastica dell’infestazione del bambino?
Il contenimento di tale evento passa tramite il rispetto di tali norme.
 A voi la scelta!
(PIDOCCHI E LENDINI)

Per chi avesse voglia di attuare un po’ di prevenzione (attenzione non dà copertura totale, serve a rendere meno ospitale al pidocchio la propria testa!) si può utilizzare dell’olio essenziale di lavanda. Alcune goccie di olio puro (è l’unico olio essenziale che si può utilizzare puro) vanno poste nei contorni del capo del bambino: dietro le orecchie sulle tempie e dietro nella nuca. Si può inoltre utilizzare un po’ di aceto di vino per un risciacquo a termine del lavaggio del capo una volta ogni tanto. E ricordare che gli infestanti vivono bene dove possono succhiare sangue acido cioè più ricco di tossine, quindi attenzione all’alimentazione dei nostri figli!

venerdì 8 ottobre 2010

L'ARANCIONE PER BAMBINI STANCHI!

Grazie agli studi e alle scoperte di Peter Mandel sull’influenza energetica dei colori sulle nostre cellule possiamo tutti, e soprattutto i nostri piccoli, gioire di tale semplice terapia.



COME?


Consciamente o inconsciamente i colori influenzano tutta la nostra vita. Il vestito che scegliamo alla mattina non è dovuto al caso, ma è proprio quello che ci piace, che “sentiamo” giusto per noi in quel momento. Spontaneamente scegliamo il colore di cui abbiamo più bisogno in quel momento. I bambini sono molto intuitivi e sensibili sapendo scegliere meglio di noi i colori adeguati ai loro momenti, me lo ha ricordato l’altra settimana mia figlia Gaia scegliendo costantemente l’arancione nel suo abbigliamento: spesso indossava maglie arancioni, oppure la fascia per i capelli, colorava utilizzando spesso tale tonalità. Aveva necessità di ricaricarsi e tramite la sua scelta metteva in atto un auto aiuto fantastico. L’ARANCIONE rappresenta la gioia e la felicità, l’energia solare, ed è indicato in caso di stanchezza, pessimismo, difficoltà a partire al mattino, è considerato il caffè della cromoterapia. Se notiamo che i nostri piccoli necessitano di un po’ di carica utilizziamo l’arancione nell’abbigliamento, nelle coperte dei lettini, nella pittura, nel disegno, nell’alimentazione (es. carote, zucca, arance, mandarini ecc.). E’ molto divertente anche acquistare dei lucidi colorati da cui potremo ritagliare delle forme da utilizzare sopra una piccola torcia per irradiare il corpo del bambino giocando oppure ritagliare delle lenti da apporre a degli occhiali vecchi e scoprire come è divertente vedere il mondo colorato sicuri che nel frattempo aumenteremo il benessere del nostro bambino.


QUINDI VIA LIBERA AI COLORI E…BUON DIVERTIMENTO!

venerdì 24 settembre 2010

UNA MERENDA DA LECCARSI I BAFFI!

Oggi verranno a casa nostra degli amichetti dei miei figli quindi ho pensato di proporre una merenda energetica, salutare e soprattutto molto golosa. Se volete provate pure anche voi, io ho ottenuto molti consensi quando l'ho proposta in occasione di un compleanno.

MACEDONIA GOLOSA

(per 4 persone)

INGREDIENTI:
• g 125 di yogurt magro
• 4 amaretti
• 3 kiwi maturi
• 3 pesche
• 1 banana
• 1 limone piccolo
• 3 cucchiai di miele (preferibilmente di acacia)
• 1 cucchiaino di zucchero di canna
• mezza bacca di vaniglia
• un pizzico di cannella in polvere


PREPARAZIONE:
Ridurre i kiwi in cubetti, metterli in una ciotola di vetro e condirli con il succo del limone e la vaniglia incisa per il lungo e divisa in 2-3 pezzi, mescolare, coprire e lasciare marinare per 30 minuti.
Pelate le pesche e tagliatele a cubetti. Ponetele in una ciotola conditele con un pizzico di cannella e con lo zucchero di canna, quindi sigillate con la pellicola trasparente .
Mescolate lo yogurt insieme al miele, aggiungete la banana a rondelle e frullate in modo da ottenere una crema liscia e vellutata. Formate, in 4 bicchieri lunghi, un primo strato con i kiwi privati della vaniglia, proseguire con un secondo strato di pesche e ricoprire il tutto con la crema di yogurt. Completate con gli amaretti precedentemente sbriciolati e servite subito.

martedì 21 settembre 2010

PARTORIRE E’ DIVENTATO PERICOLOSO?

3…2…1…guardi il referto e ti accorgi che, sì sei incinta! Chi ha già provato tale esperienza ricorderà sicuramente che onda di emozioni si scatena nel momento della conferma che un piccolo nuovo essere umano sta prendendo vita dentro il proprio corpo. Seguono mesi in cui ogni gesto, ogni pensiero, ogni azione viene vissuta in funzione a questa nuova esperienza: si smette di fumare (era meglio comunque non farlo!), si mangia più sano, si prendono integratori naturali, si seguono ritmi “più umani”, lenti, più vicini alla propria natura, si inizia ad informarsi su tutto ciò che è meglio compreso il metodo migliore per partorire.
Ecco che assieme alle varie informazioni (epidurale, taglio cesareo, episiotomia, rottura delle acque, ecc.) portiamo a casa anche il nostro nuovo carico di dubbi che si stanno creando e che alterniamo alla logora frase “hanno partorito tutte, partorirò anche io!” , si ma come? Speriamo non come a Messina! Ultimamente credo che le gravide che si devono per forza recare presso l’Ospedale di Messina lo facciano con un peso sul cuore. Ma è possibile che accadano “certe discussioni” proprio in momenti così delicati per donna e bambino?
Personalmente ho affrontato tre parti: uno cesareo, uno totalmente naturale e l’ultimo completato tramite ausilio di flebo di ossitocina. Credo di poter dire di aver provato quasi tutte le varie proposte relative al partorire. Che dire? Dando per scontato il fatto che “ogni parto è a sé” direi che l’importanza maggiore la riveste la serenità della madre e di chi le sta attorno in quel momento sia in ospedale o in casa. La donna durante il travaglio ed il parto necessita di persone di sostegno che entrino in vibrazioni empatica con ciò che ella sta vivendo siano queste ostetriche, medici, marito o l’amica presente al momento. Sostegno significa anche fiducia nella capacità della donna di sentire quali sono i ritmi naturali che ella e il suo piccolo stanno vivendo. E’ interessante riflettere se i ritmi ospedalieri possano sempre rispettare la naturalità dell’evento o se devono incalzarlo per gestioni interne organizzative che poco hanno del naturale. Se mi è data l’opportunità di un consiglio ad una partoriente direi di scegliere con attenzione l’Ospedale di appoggio, confidare tanto in sé stessa e nel suo bimbo, di stare sola quanto più possibile, di praticare tanta buona respirazione, di aiutarsi con rimedi naturali o omeopatici al momento, di tenere sempre a portata di mano e bocca del Rescue Remedy e di contornarsi di appoggi Sereni, Solidi, Rispettosi, e chiaramente altamente professionali….al resto pensa la natura.


Maternità

Da dove sono venuto? Dove mi hai trovato?
Domandò il bambino a sua madre.
Ed ella pianse e rise allo stesso tempo
e stringendolo al petto gli rispose:
tu eri nascosto nel mio cuore bambino mio,
tu eri il Suo desiderio.
Tu eri nelle bambole della mia infanzia,
in tutte le mie speranze,
in tutti i miei amori, nella mia vita,

nella vita di mia madre,
tu hai vissuto.
Lo Spirito immortale che presiede nella nostra casa
ti ha cullato nel Suo seno in ogni tempo,
e mentre contemplo il tuo viso, l’onda del mistero mi sommerge
perché tu che appartieni a tutti,
tu mi sei stato donato.
E per paura che tu fugga via
ti tengo stretto nel mio cuore.
Quale magia ha dunque affidato il tesoro
del mondo nelle mie esili braccia?
                                               (Tagore)

lunedì 13 settembre 2010

PREVENZIONE E INIZIO SCUOLA

Settembre è arrivato. L’estate è finita e si è portata via le belle giornate spensierate, calde, passate all’aria aperta a correre e divertirsi. Ci siamo tutti un po’ rilassati, abbiamo avuto il piacere di vedere i nostri figli rilassati in tempi più consoni a loro, e soprattutto abbiamo goduto dell’assenza del catarro, della febbre e della tosse persistente, ma adesso la scuola, gli asili, le scuole materne ricominciano, i ritmi crescono, l’aria diviene più fresca e noi dobbiamo pensare alla prevenzione. PREVENZIONE letteralmente significa il predisporre misure utili a evitare eventi dannosi, quindi il terreno su cui dobbiamo lavorare è ampio: ritmi più umani è prevenzione, vivere bene i primi giorni di scuola, asilo, scuola materna è prevenzione, il cibo che ingeriamo è prevenzione, l’ambiente dove viviamo è prevenzione, poi arrivano e ci aiutano le cure fitoterapiche di prevenzione!

Guardiamo i nostri piccoli d’uomo e aiutiamoli a vivere bene il rientro ai doveri magari utilizzando una buona miscela di fiori di Bach che sostenga e faciliti il “ricominciare” (per questo vi consiglio un clic www.giardinodellanima.blogspot.com/). Carichiamo bene le oro pile con alimenti sani e leggeri: una buona colazione con latte vegetale e cereali, o pane e marmellata e caffè d’orzo, o una tisana alla frutta con gallette di riso e crema di nocciole al malto o tahin e succo d’acero, e una merenda di sola frutta fresca a scuola li aiuterà a seguire bene le lezioni e ad arrivare a casa ben disposti per il pranzo. Facciamo comunque passare del tempo all’aria aperta nel doposcuola ai nostri figli: è bellissimo e divertente, anche se piove, indossare stivali da pioggia e impermeabile e giocare un po’ fuori, e anche se bagnamo i vestiti appena rientriamo in casa attueremo un cambio, ma saremo sicuramente più rilassati. Infine dalla natura possiamo farci aiutare assumendo: oliogoelemento manganese-rame e rosa canina in estratto totale.
E non ultimo per importanza il nostro affettuoso sostegno li accompagnerà a divenire ogni giorno più forti nel cammino della loro quotidianità.


....BUON INIZIO A TUTTI!

venerdì 10 settembre 2010

OGGI SIAMO NOI AD APPRENDERE GUARDANDO LORO....

IL PICCOLO BIMBO E IL LUNGO FILO D'ERBA

C’era una volta un piccolo bimbo.

Il bimbo camminava e guardava,
guardava e trovava tante,
anzi tutte le cose da vedere.
Guardava intorno a lui e vedeva un semplice e lungo filo d’erba,
che se ne stava tranquillo insieme ai suoi tanti vicini fili d’erba.
Il bimbo passava di lì e semplicemente,
ma con infinito rispetto disse:


“Ciao filo d’erba”…..e proseguì per la sua strada.

lunedì 30 agosto 2010

ANDIAMO A FARE LA SPESA E GIOCHIAMO?

Chi non si è trovato almeno una volta con i bambini nel carrello o semplicemente vicini, alla cassa di un supermercato, in fila, stanchi come aver lavorato una settimana consecutiva perché abbiamo dovuto lottare per tenere i nostri bambini fermi mentre sceglievamo le verdure o acquistavamo le varie provviste, o abbiamo dovuto togliere dal carrello tutto ciò che è stato aggiunto a nostra insaputa mentre stavamo pesando le mele, o abbiamo appena terminato una disputa per un acquisto più sano piuttosto che una super merendina grassa e piena di conservanti? A me è successo e ho provato con successo la volta successiva a rendere ludico tale momento. Come? Raccontando ai bambini, ancora prima di uscire di casa, che terminati gli acquisti al supermercato avremmo, con le cose acquistate, ricreato il negozio a casa nostra dando vita al gioco che ora chiamiamo “LA SPESA”.

“LA SPESA”

Durata: il tempo che desideriamo!

Materiali occorrenti: frutta e verdura.


Al ritorno dal supermercato disponiamo la frutta e la verdura sul tavolo della cucina come fosse un banco del mercato.
Facciamo venire il bambino in cucina con gli occhi bendati e invitiamolo a palpare e annusare i frutti e gli ortaggi chiedendogli di descriverceli. Se necessario aiutiamolo a trovare le parole adatte.
Insegnamogli poi tutti i nomi, tutti i segreti per scegliere frutta e verdura, osservandone il colore, la consistenza, l’assenza di macchie, il grado di maturazione, il profumo, la presenza di parassiti, i segni che ne dimostrano la freschezza. Chiediamogli di indovinare, a vista, quale tipo di frutto o di ortaggio è più pesante e quale più leggero.


Avremo sicuramente passato del tempo divertente insieme e la volta successiva potremo farci aiutare nella scelta al momento dell’acquisto.

giovedì 19 agosto 2010

AIUTO HA I VERMI NELLA CACCA!

Ho appena risposto ed una telefonata di una mamma molto preoccupata per i suoi due bambini di 3 e 7 anni a cui, per puro caso, ha scoperto i vermi intestinali: “Laura devi aiutarmi! Stamattina Mattia (3 anni), ha fatto la cacca nel vasino come sempre, ma quando sono andata per vuotarlo e igienizzarlo ho visto dei piccoli fili bianchi lunghi circa 1 cm che si muovevano nelle sue feci, che impressione! Ma che cosa sono? Come si eliminano? Li abbiamo tutti? Come faccio a scovarli?” Dandole indicazioni su come procedere ho promesso di parlarne un po’ nel blog per diffondere un po’ di conoscenza e per sensibilizzare tutti al controllo delle feci dei bambini, prassi molto utile e importante per la loro salute.
“I piccoli fili bianchi che si muovevano” si chiamano ossiuri e sono piccoli vermi dell’ordine dei nematodi (Enterobius vermicularis), che si insediano nella mucosa della parte terminale dell’intestino tenue e del cieco. Le femmine fecondate (più grandi dei maschi) migrano verso l’ano, da cui fuoriescono per deporre le uova (una sola ne depone anche 10.000), nell’interno di queste si forma in poche ore un embrione infestante. Il parassita penetra nell’organismo attraverso la bocca (ad esempio con mani infestate da oggetti contaminati, ed ecco la facilità di contaminazione tra bambini). Di solito procura prurito anale soprattutto di sera appena stesi nel lettino o durante la notte (se si è fortunati aprendo con due dita l’ano del bimbo possiamo vederli ad occhio nudo), dolori o gonfiori addominali, disturbi nervosi come alta irritabilità o super capricci, risvegli notturni, prurito al naso e abitudine a digrignare i denti durante il sonno.
La diagnosi trova conferma nel ritrovamento degli ossiuri nelle feci, (vanno controllate con molta attenzione magari facendo defecare il bambino in un vasino e attendendo alcuni minuti in osservazione), nel riscontro in corrispondenza dell’ano soprattutto alla sera, o tramite l’utilizzo dello scotch-test (si acquista in farmacia: piccola striscia di adesivo da fare aderire al mattino all’ano del bimbo, da rimuovere dopo alcuni minuti e da portare ad analizzare tramite microscopio ad un laboratorio ).
Particolare importanza riveste l’attenta igiene, ( lavaggi intimi al mattino con cambio della biancheria indossata alla notte), mani lavate con frequenza, unghie sempre molto corte, utilizzo di asciugamani personali e cambio frequente di biancheria del letto (da lavare con temperatura superiore a 60° C).
La profilassi di pulizia prevede un antivermifugo ed un purgante naturale, va seguita da tutta la famiglia e ripetuta dopo 15-20 giorni. Vanno controllate giornalmente le feci, cambiate quotidianamente lenzuola, asciugamani, pigiami, slip ed abiti. L’uso dell’aglio, della cipolla, dei semi di girasole, dell’ananas, del pomodoro ecc. nell’alimentazione quotidiana aiuta l’eliminazione dei parassiti.
Liberati gli intestini dai fastidiosi parassiti i nostri bambini torneranno più forti fisicamente, più sereni e la loro crescita diverrà più veloce.
Amica mamma, promessa esaudita!

giovedì 29 luglio 2010

SEMAFORO ROSSO....... FRASI DA EVITARE A TAVOLA!

Chi di noi non ha mai utilizzato una delle seguenti frasi alzi la mano!

• Se mangi tutto, la mamma è contenta
• Pensa ai bambini che muoiono di fame
• Sei un pasticcione
• Mangia così diventi alto
• Devi finire tutto
• Non parlare, mangia!
• Assaggia, almeno!
• Stai composto e mangia

Riflettiamo un attimo insieme:

queste frasi andrebbero evitate in quanto esprimono, spesso senza che chi le pronuncia ne abbia davvero la consapevolezza, un giudizio negativo sul bambino.
Il risultato potrebbe essere un rifiuto, da parte del piccolo, degli alimenti proposti oppure potrebbero incrementare una tensione presente al momento del pasto facendo instaurare una relazione non troppo positiva con il cibo. Non è semplice essere sempre attenti a ciò che diciamo anche perché spesso ci si trova a ripetere, non volendo, ciò che abbiamo spesso udito ripetere a noi o a chi abbiamo vicino, ma provare a migliorare al positivo le frasi utilizzate nel momento del pasto può dare risultati inaspettati.

lunedì 12 luglio 2010

SCOTTATURE, CHE FARE?

Tempo di vacanze, di mare, di sole. E’ proprio a quest’ultimo che dobbiamo porre attenzione perché se è vero che serve a far sviluppare la vitamina D è anche vero che può, se non è ben dosato, scottare la delicata pelle dei nostri bambini.



Che fare se la pelle del nostro bambino dopo una giornata di mare è scottata?

La natura ci offre una vasta gamma di soluzioni. Prendiamone in esame quelle che per esperienza mi hanno dato maggiori risultati:

• Fare un bel bagno in acqua tiepida e aceto di mele (una vasca di acqua + 5 cucchiai di aceto)
• Se la parte è circoscritta alle spalle, o alle "guancine", o alle braccia, sbucciare una patata, tagliarla a rotelle e applicare per 15 minuti. L’amido della patata svolge un’azione lenitiva
• Se non riusciamo a tenere fermo il bambino con l’impacco di patate, spalmiamo sulla parte uno yogurt magro di buona qualità o frulliamo due pomodori freschi applichiamoli per almeno 15 minuti
• L’Aloe in gel è ottima se applicata in buona dose sulla pelle lasciandola asciugare per poi asportarne l’eccesso con una pezza di cotone umida
• Preparare una soluzione di 50 gr di olio extravergine di oliva e 50 gr di acqua da applicare anche ogni ora sulla pelle del bambino. L’emulsione di questi due elementi svolge un’azione antinfiammatoria e lenitiva grazie alle componenti vitaminiche e lipidiche dell’olio di oliva.

..........E BUONE VACANZE A TUTTI!

mercoledì 7 luglio 2010

COME MAI IL MIO BAMBINO SI AMMALA SPESSO?

Ultimamente mi è capitato di leggere di una ricerca condotta dall’università di Loma-Linda, in California, che ha fornito una risposta plausibile e aggiungo di grande riflessione, ai tanti genitori che si pongono tale domanda. Gli scienziati californiani hanno dimostrato che il consumo di zucchero bianco incide notevolmente sulla capacità dei globuli bianchi di neutralizzare i batteri: maggiore è la quantità di zucchero assunta, minore è la capacità dei globuli bianchi di distruggere gli organismi nocivi che provocano la malattia.

Osserviamo riflettendo insieme la tabella seguente:
QUANTITA’ ZUCCHERO ASSUNTO         BATTERI DISTRUTTI DAI GLOBULI BIANCHI
 6 cucchiaini                                      10 batteri                                           
12 cucchiaini                                      5 batteri                                          
18 cucchiaini                                      2 batteri                                          
 24 cucchiaini    =   0 batteri 


24 cucchiaini sembra una dose eccessiva ma gli zuccheri sono contenuti in moltissimi alimenti, in biscotti, merendine, caramelle, gelati ecc. ma anche in cibi insospettabili: il mais in scatola, il sugo pronto, la pizza, alcuni insaccati sino ad arrivare al 50% presente nel ketchup. Non bisogna neppure farsi ingannare dalla scritta “SENZA ZUCCHERO” che appare, ben in evidenza, su tante confezioni, comprese quelle dei prodotti naturali e biologici perché si gioca molto sull’ambiguità della parola “zucchero”: in realtà significa semplicemente che il prodotto non contiene saccarosio, lo zucchero bianco, ma può essere dolcificato con sciroppo di glucosio, con lattosio, miele, fruttosio, zucchero di canna ecc.

Inoltre le malefatte del “bianco veleno”, come è stato ultimamente definito lo zucchero, non finiscono qui perché è diretto responsabile del sovrappeso, (innalza i livelli di trigliceridi e del colesterolo nel sangue), del diabete di tipo II, impedisce una corretta assimilazione del calcio, (un minerale di cui sono costituiti i denti e le ossa, quindi attenzione anche alle carie).

Da tali considerazioni possiamo dedurre che sarebbe sempre bene limitarne l’assunzione e non utilizzarlo, come spesso accade, con funzione di premio al bambino bravo: “sei stato bravo quindi ti sei meritato una caramella, un gelato, un cioccolatino…….”. Anche se impegnativo cerchiamo di cambiare, a poco a poco tali abitudini e riflettiamo sul consumo indiscriminato di dolciumi.

lunedì 5 luglio 2010

VERDURA, VERDURA, VERDURA!


Sono a fine di una giornata ricca di appuntamenti, anche oggi ho incontrato bambini e genitori alle prese con la verdura. CIOE’?
Semplice i genitori insistono per farla mangiare e i bambini a non mangiarla!



Che fare? Sicuramente non mollare!


La verdura è necessaria per una equilibrata alimentazione, è ricca di vitamine, sali minerali, antiossidanti e fibra che aiuta a far lavorare bene l’intestino. E’ utile soprattutto in questo periodo dell’anno perché è ricca di acqua, aiuta a mantenere fresco il corpo, ma è poco amata dai nostri piccoli, cioè ad un piatto di insalata preferiscono una pizza, ma non per questo noi dobbiamo desistere nel proporla. Anzi è molto importante che venga abitualmente messa nel piatto del bambino magari utilizzando preparazioni a lui gradite e sempre meglio se creativamente simpatiche anche all’occhio.


Oggi con Sofia, una piccola amica che mi è venuta a trovare, abbiamo deciso che tutti i giorni chi finisce per ultimo la verdura che ha nel piatto deve alzarsi in piedi sulla sedia e recitare la filastrocca (vedi sotto) senza sbagliare se no la dose di verdura aumenta.


Chissà cosa succederà da questa sera a casa sua, dove oltre ai genitori, ci sono tre bambini…….


La verdura e le vitamine


Girotondo della verdura
Cibo di chi è senza paura.
Le verdure e le insalate
La lumachina se l’è mangiate.
Ricche di sali e di vitamine
Fanno vispe le pecorine.
Le carote e gli zucchini
Fanno contenti i caprettini.
La lattuga ed il finocchio
Fan saltare meglio il leprotto.
L’asinello furbo e testardo
 Mangia il cavolo ed il cardo. 
 Mangia anche tu tanta verdura
 Cresci più sano e senza paura.

mercoledì 30 giugno 2010

A PROPOSITO DI COMPLEANNI

Esco da una settimana fitta di feste di compleanni che mi hanno portato a fare un pò di riflessioni in merito...
Come sono oggi le feste di compleanno dei nostri figli?
Proviamo a fermare insieme un immagine:
c'è un super tavolo imbandito di tutto ciò che è commestibile passando da patatine, pop corn, salatini, spianate con mortadella o salame, panini con nutella, pizzette, torte al cioccolato, alla marmellata, allo yogurt, alla mela, e chi più ne ha più ne metta!(chiaramente frutta, o alimenti poco elaborati sono vietati!)  Allarghiamo lo sguardo e troviamo il tavolo dei liquidi composti da coca cola, aranciata, gassosa,  succhi di frutta vari, the, e fortunatamente anche acqua!
Se giriamo lo sguardo troviamo tanti genitori più o meno divertiti che "controllano" o passano cibo ai loro figli approfittando per portare alla bocca anche loro qualcosina.
La sala è allestita al meglio, cioè possiamo notare come non manchino palloncini colorati alle pareti, scritte di auguri, fiori di carta o addobbi vari. Le nostre orecchie oltre al gran vociare possono udire le più diverse canzoni della ultima compilation dei bambini. In questa virtuale immagine includiamo (anche se non è sempre presente) la perfetta animatrice che si anima a truccare i nostri figli, a farli giocare o magari ballare le fantastiche canzoncine (anche se alle volte loro piangono perchè non vogliono farlo....."dai Sara smetti di piangere e divertiti anche tu ballando con i tuoi amici....").
A questo punto guardiamo loro. LORO CHI? Ma i nostri figli!
Osserviamo i loro visi per capire se sono felici, se è veramente tutto ciò quello che desideravano, se stanno godendo dello stare insieme ai loro amici o se passano solo il loro tempo rimpinzandosi di ciò che forse a fatica può fargli bene, se seguono l'animatrice con piacere o con "dovere", se scartano i regali con gusto e aspettativa o in maniera meccanica e bulimica...
Reduce di giorni di osservazione, in cuor mio credo che pochi dei nostri piccoli godano visceralmente di tali situazioni. Nel mese di maggio ho scattato anche io una foto simile per il compleanno di mia figlia, (alle volte è veramente difficile non conformarsi, per il genitore e soprattutto per il figlio, ma non impossibile!). Credo che per il prossimo tenterò di farmi aiutare dalla fantasia dei miei bambini a costruire un momento di festa diverso,  possibilmente più sano e veramente divertente.
E voi cosa dite?

lunedì 14 giugno 2010

MANGIA TROPPO?

Ho appena terminato la mia giornata di appuntamenti e mi trovo a riflettere. Oggi ho sentito due volte la necessità di passare consapevolezza a genitori di bambini che mangiano troppo. Purtroppo spesso i genitori sono meno preoccupati di figli con un forte appetito, “Mio figlio è un po’ grasso ma con lo sviluppo dimagrirà” li sento spesso affermare. Effettivamente ci sono bambini che mangiano molto perché hanno una crescita estremamente rapida e quindi necessitano di energia e principi nutritivi. La maggioranza, al contrario, appartengono a famiglie tradizionalmente ipernutrite o tendenti all’obesità o abituati a divorare letteralmente tutto ciò che è commestibile come compensazione di dispiaceri o frustrazioni che subiscono. Incontro raramente bambini che mangiano molto, non ingrassano e stanno bene. La consapevolezza dei genitori a riguardo aiuta il piccolo a non continuare sulla via della predisposizione a patologie dismetaboliche in età adulta. Se i vostri figli sono bambini che mangiano troppo non aspettate, cercate subito di capire rispondendo ai loro bisogni prontamente anche tramite l’aiuto di figure professionali adeguate. Organizzate la loro giornata alimentare con tre pasti principali (colazione, pranzo, cena) e due spuntini (metà mattina, metà pomeriggio) utilizzando alimenti freschi, semplici, nutrienti. Evitate quanto possibile snack, merendine, gelati, cioccolata, pizzette, spianate ecc. Teneteli impegnati in attività interessanti, fateli frequentare un’attività sportiva e aiutateli ad essere sereni con se stessi e con voi. Grazie all’impegno dei genitori, i bambini più “rotondetti” possono cambiare le loro abitudini e prepararsi ad un futuro migliore…..se lo meritano!

mercoledì 9 giugno 2010

COSA CUCINO OGGI?

Finalmente, computer rianimato, torno con voi!
 Qualche giorno fa ho sentito telefonicamente una mamma per alcuni piccoli consigli per il bimbo ammalato e le ho promesso di essere più presente con piccole e veloci ricette da proporre ai nostri piccoli perché mi ha dolcemente confessato che alcune volte davanti al suo frigo pensa: “Che cosa cucinerà stasera ai suoi bambini Laura?”. Confesso, amo sperimentare quindi sono sempre alla ricerca di novità da proporre, ma sono anche una mamma che lavora quindi ciò che sperimento, tranne rari casi, è veloce e pratico ma fantasioso. Amo presentare piatti colorati e simpatici perché iniziare il pasto con un bambino che sorride, vuol sicuramente dire condividere un momento sereno.
Ieri sera sulla nostra tavola è arrivato Gino il bambino birichino con l’orsacchiotto Gelsomino. CIOE’?
Gino aveva occhi di carote alla piastra e timo fresco, capelli di fagiolini bolliti, naso al pomodorino, bocca di zucchine grigliate con menta tritata e la sua faccia era una squisita crema di mandorle tostate e frullate con menta, olio e sale. Era gustosissimo passare le varie verdure sulla crema e gustarle facendo scomparire il nostro simpatico amico.
Una volta che ogni bambino è riuscito a nascondere Gino nel suo pancino, è comparso Gelsomino, il simpatico orsetto che altro non era che un fantastico tortino di verdure (vedi ricetta sotto) cotto dentro lo stampo da torta a forma di orso.
Mentre assaporavamo divertiti i vari cibi, abbiamo anche viaggiato con la fantasia e ho chiesto :
“Che cosa ha combinato oggi Gino il birichino?”
Gaia (7 anni) ha detto: “Gino oggi è caduto dalla sedia a scuola, poi a casa ha nascosto il gatto nella lavatrice…”
Alice (5 anni): “La mamma non si è accorta ma lui ha messo anche una scarpa nel frigo…”
Federico (2 anni): “Adesso nascosto mia pancia e mamma non trova…..sssss! Gino no c’è più!”
………….e alla fine i piatti erano puliti e le pance piene!



TORTINO DI VERDURA       


INGREDIENTI:
• 200 gr di piselli freschi
• 150 gr di erbetta (bietole o spinaci)
• 5 patate
• 3 uova
• Q.b. pangrattato, olio extravergine di oliva e sale
PREPARAZIONE:
Lessate le patate e i piselli e passateli. Lessate le erbette e frullatele, quindi unite i piselli, le patate le uova e salate. Ponete della carta forno perfettamente aderente allo stampo a forma desiderata e fate uno strato del composto, cospargetelo col pangrattato e fate un altro strato di composto, cospargete di pangrattato e così via. Cuocete in forno a 200C° per 45 minuti circa.


Consigli: queste dosi sono per 4 persone, perché questa ricetta è ottima per tutta la famiglia.

lunedì 3 maggio 2010

GIARDINIERI IN ERBA!

E’ notizia di qualche giorno fa che in Gran Bretagna, in dieci anni, si sono invertite le percentuali delle vendite delle sementi ai privati. Una volta, il 70% erano fiori e il 30% ortaggi e frutta oggi è esattamente il contrario. Una spinta sarà forse stata data dalla stampa che ha acceso i riflettori sull’orto biologico di Micelle Obama alla Casa Bianca? Non so, ma certo è che anche in Italia coltivare da sé gli ortaggi sta divenendo uso comune. Spesso sono proprio i cittadini che mostrano entusiasmo a sporcarsi le mani di terra per assaporare il doppio gusto di vedere crescere e portare in tavola i propri frutti, coltivati addirittura sui propri balconi. L’orto è un atto formativo, l’amore che si sperimenta nell’aiutare un seme a germogliare sicuramente lo si riflette in tavola poi quando lo si va ad assaporare.
La regione Marche già nel 1996 ha finanziato, per diversi anni, la creazione di orti biologici nelle scuole e più di recente Slow Food ha promosso nelle scuole l’iniziativa “Orto in condotta” avvalorando l’importanza della conoscenza della frutta e della verdura per incentivarne l’assunzione nei bambini.
Quindi forza risvoltiamo le maniche e riconnettiamoci con la terra magari proprio osservando i nostri figli che sanno mostrarci come è divertente giocare con essa. E mentre giochiamo con loro, in un angolo del nostro giardino, diamo vita ad un piccolo orto chiamandoli in nostro aiuto così vivremo insieme la meraviglia di raccoglierne i frutti!

All'interno la tua bustina di semi
Prezzo € 9,90

giovedì 29 aprile 2010

Tuo figlio ha problemi con il sonno? Prova con il "RINFORZO POSITIVO"!

Se sono ormai mesi che lottate con la sua difficoltà ad addormentarsi da solo, o lottate per la riconquista del vostro lettone, o desiderate semplicemente incentivare le sue autonomie provate la tecnica del “Rinforzo Positivo” e vi accorgerete quanto sia semplice, alle volte, cambiare una “cattiva” abitudine.

TECNICA:
#   si decide insieme su che cosa si vuole intervenire (es. addormentarsi da soli)

#   si decide una forma gradevole per entrambi nel nuovo procedere (es. la mamma va e 
viene dalla stanza rassicurando la bambina)

#   si decide un tempo entro il quale la tecnica deve funzionare (es. se per 10 giorni si addormenta sempre con il nuovo metodo)

#   si decide il premio che la bambina potrà avere allo scadere del tempo indicato (es. se dopo 10 giorni si è sempre addormentata con il nuovo metodo potrà avere in premio….un gioco nuovo, un cinema con la mamma o il papà, una giornata ad un parco divertimenti, ecc.)

#   ogni mattina verrà appuntato su un calendario la vittoria o sarà messo dentro un vaso un gettone, o sarà attaccata una stella all’armadio del nostro piccolo in attesa di festeggiare insieme le dieci stelle e il diploma di…..BRAVISSIMO A DORMIRE SOLO!



    ……E tutti dormirono felici e contenti!