Che tu sia piccolo o grande...benvenuto nel mio blog!

"I bambini pensano, osservano e ragionano. Esaminano ciò che vedono, traggono conclusioni, fanno esperimenti, risolvono problemi e cercano la verità. Certo, non lo fanno in modo cosciente, come gli scienziati. E i problemi per cui cercano una soluzione sono quelli di ogni giorno, su come è fatta la gente e gli oggetti e le parole, piuttosto che arcane questioni riguardanti stelle ed atomi. Ma anche il bambino più piccolo conosce già molte cose sul mondo e si adopera attivamente per saperne di più."

Alison Gopnik, Andrew N. Meltzoff e
Patricia K. Kuhl,
The Scientist in the Crib



venerdì 29 aprile 2011

ADDITIVI E CONSERVANTI

E’ appena trascorsa la Pasqua e osservando in qua e in là ciò che viene proposto ai bambini durante le festività (caramelle, dolci, uovo, succhi e bevande zuccherate, ecc.) ho sentito la necessità di leggere le varie etichette riportate sugli alimenti, ponendo maggiormente la mia attenzione su quelle degli ingredienti.
Bene, come prima cosa è sempre bene ricordare che l’ordine di comparsa degli ingredienti è collegata alla maggiore o minore quantità degli stessi in quella determinata preparazione. Ma la cosa più importante è sapere decodificare tutti quei piccoli numerini (E102 , E122, E124, ecc.) che compaiono spesso verso la fine della lista perché molti di essi possono essere dannosi alla salute dei nostri bambini ma così mascherati e non conosciuti passano del tutto inosservati.
Qui di seguito riporto quelli che più spesso possiamo trovare nell’alimentazione dei nostri bambini, ricordando che esistono alimenti che non necessitano di conservanti o additivi e sono quelli FRESCHI …..scegliamo bene!

Nella prima riga è riportato il codice dell'additivo,
nella seconda gli alimenti ove è possibile trovarlo
nella terza un giudizio.

E102
Dolci, sciroppi, bibite, conserve vegetali (escluse quelle di pomodoro), gelato allo zabaione.
Controindicato per chi e' allergico all' acido acetilsalicilico (aspirina) e per gli asmatici.

E104
Caramelle, bibite, liquori, gelati.
Leggermente tossico.
E110
Bibite, sciroppi, paste, dolci in generale, gelati, ghiaccioli.
Controindicato per chi e' allergico all' aspirina e per gli asmatici. Puo' provocare eruzioni cutanee.
E122
Sciroppi, bevande, bibite, gelati.
Controindicato per chi e' allergico all' aspirina e per gli asmatici. Puo' provocare eruzioni cutanee.
 E124
Caramelle, paste, biscotti, sciroppi, bibite, dolci, gelati, ghiaccioli.
Controindicato per chi e' allergico all' aspirina e per gli asmatici. Puo' provocare eruzioni cutanee.
E127
Caramelle, frutta sciroppata, canditi, gelati, ghiaccioli.
Ad alte dosi provocherebbe un aumento di tumori della tiroide
 E132
Gelati, ghiaccioli, paste, frutta candita.
Leggermente tossico.
 E140
Gelati ghiaccioli e dolci.
Leggermente tossico.
E151
Caramelle, creme, gelati, ghiaccioli.
Controindicato per chi e' allergico all' aspirina e per gli asmatici. Può provocare eruzioni cutanee.
 E210
Bevande a base di succo di frutta, conserve ittiche, compresi caviale e succedanei.
Conservanti antimuffa che hanno presentato qualche rischio per l' eventuale indigestione di forti dosi.
 E211
Bevande a base di succo di frutta, conserve ittiche, compresi caviale e succedanei.
Conservanti antimuffa che hanno presentato qualche rischio per l' eventuale indigestione di forti dosi.
 E212
Bevande a base di succo di frutta, conserve ittiche, compresi caviale e succedanei.
Conservanti antimuffa che hanno presentato qualche rischio per l' eventuale indigestione di forti dosi.
E213
Bevande a base di succo di frutta, conserve ittiche, compresi caviale e succedanei.
Conservanti antimuffa che hanno presentato qualche rischio per l' eventuale indigestione di forti dosi.
E220
Baccala', gamberi e conserve, crostacei freschi o congelati, frutta secca, sott' aceto e sott' olio, marmellate e confetture, aceto, vini, bevande a base di succo di frutta, funghi secchi, uve trattamento post raccolta. Provoca perdita di calcio e distrugge la vitamina B1.
E221 E224 E226 E227 E228
Baccala', gamberi e conserve, crostacei freschi o congelati, frutta, sott' aceto e sott' olio, marmellate e confetture, aceto, vini, bevande a base di succo di frutta, succo di frutta concentrato, funghi secchi, uve trattamento post raccolta, farine e fiocchi di patate. Mal di testa e reazione di sensibilità, debolezza, respirazione faticosa, tosse e ansimazione.
E251 E252
Carne in scatola, insaccati crudi stagionati, insaccati cotti, carni preparate o conservate. Basta consumare ogni giorno 200-300 grammi di prodotti che lo contengono per superare la Dga. Nei lattanti e nei bambini piccoli può indurre meta-emoglobinemia. Si trova anche in ortaggi e acqua.
E304
Margarina, maionese, burro. Formazione di calcoli alla vescica.
E310 E311 E312 E320
Oli (escluso quello d' oliva), chewin-gum, burro e margarina. Si addizionano anche gli aromatizzati: puo' provocare eritemi specialmente sulla mucosa della bocca.
E338 E339 E340 E341
Nelle bevande analcoliche gassate, specie in quelle tipo cola, anche nelle gelatine. L' eccesso di fosforo puo' catturare calcio sottraendolo all' organismo e facilitando il rachitismo.
E406
Carni in scatola, semiconserve ittiche, come addensante in pasticceria. In dosi superiori ai cinque grammi ha effetto lassativo (specie nei bambini).
E450
Latte in polvere, latte concentrato, farina di patate, preparati per budini, formaggio fuso, carne in scatola, insaccati cotti, prosciutto cotto, spalla cotta, carni preparate di tacchino, prodotti impanati e dolciari Sottraggono calcio all' organismo. Da evitare per i bambini.

martedì 5 aprile 2011

INTOSSICAZIONI, TOSSINFEZIONI ED INFEZIONI


Tutti sappiamo che un cibo può creare intossicazione ma non tutti adottiamo i comportamenti corretti affinché ciò non avvenga. Il fatto avvenuto ieri in una mensa di una scuola materna di Rimini deve far riflettere sull’importanza anche della corretta conservazione dei cibi. I Nas facendo un sopraluogo nella mensa scolastica hanno ritirato l’intera partita del pasto dei bambini perché rilevando la temperatura alla frittata pronta da servire l’hanno trovata fuori protocollo.
                  Cosa significa?
 Significa che un pasto pronto e in attesa di distribuzione non deve mai trovarsi in una temperatura compresa tra 10° e 65° semplicemente perché è la temperatura perfetta alla crescita dei microrganismi patogeni, in questo caso (visto che di frittata si trattava) era la possibilità di sviluppo della salmonella. Ricordiamoci che in condizioni favorevoli (es. temperatura ambiente) ogni batterio raddoppia in un tempo stimato intorno ai 20 minuti. Altra cosa veramente importante è che l’alimento conservato in ambiente con temperature inadeguate, non cambia il suo sapore, quindi può comunque risultare gradevole al gusto, ma sviluppare tossinfezioni a chi lo ha ingerito. Le uova, inoltre sono tra gli alimenti principalmente incriminati, si stima infatti che il 49% delle tossinfezioni alimentari derivi proprio dall’ingestione di prodotti che le contengono.


I bambini sono tra gli individui i più sensibili anche a basse concentrazioni di microrganismi e la misura preventiva principale , durante la preparazione dei prodotti alimentari, risiede nel seguire le buone norme di prassi igienica: solo in questo modo si garantisce la sicurezza alimentare e la tutela dei nostri bambini.


Anche a casa nostra è opportuno mettere in pratica la miglior prassi igienica che ci permetta di abbassare i “FATTORI DI RISCHIO” ossia:


 Scorretto mantenimento delle temperature (per gli alimenti da servire caldi la temperatura di conservazione deve essere sempre superiore a 65°, mentre per quelli da servire freddi inferiore a 5°)


 Cotture inadeguate ( tempi troppo corti, ricordando che i microrganismi vengono distrutti ad una temperatura di almeno 75° per 5 minuti anche se sarebbe maggiormente indicata una temperatura pari o superiore a 100° perché si distruggono oltre ai microrganismi anche tutte le spore e le tossine da essi prodotti)


 Cattiva igiene dell’alimentarista (chiaramente è indicato lavarsi le mani, tenere unghie corte, non tossire, starnutire, sugli alimenti in preparazione, non preparare pietanze in stato fisico compromesso ecc.)



 Consumo di cibi crudi (es. pesce, carne, uovo, ecc.)


 Tempo eccessivo tra preparazione e consumo (sempre per la conservazione igienica dell’alimento e per la difficoltà del mantenimento delle idonee temperature)


 Contaminazione crociata (possibilità di contaminare ad esempio un alimento da consumare crudo –insalata- con uno da consumare cotto –carne- non utilizzando le giuste norme igieniche. Cambiare il coltello del taglio cioè se si è appena terminato di tagliare una carne cruda, ad esempio, non tagliare l’insalata con lo stesso, non appoggiare gli alimenti sulla stessa superficie, ecc.)


Ricordiamoci infine che la moltiplicazione dei batteri non sempre determina l’alterazione organolettica dell’alimento: ciò significa che il cibo può contenere una quantità di germi sufficienti a provocare l’insorgenza di una malattia senza modificare l’odore, il sapore, il colore e la consistenza del prodotto.


Quindi poniamo e pretendiamo che pongano attenzione ai cibi da proporre ai nostri bimbi e…….
                   buon appetito a tutti!