E’ notizia di qualche giorno fa che in Gran Bretagna, in dieci anni, si sono invertite le percentuali delle vendite delle sementi ai privati. Una volta, il 70% erano fiori e il 30% ortaggi e frutta oggi è esattamente il contrario. Una spinta sarà forse stata data dalla stampa che ha acceso i riflettori sull’orto biologico di Micelle Obama alla Casa Bianca? Non so, ma certo è che anche in Italia coltivare da sé gli ortaggi sta divenendo uso comune. Spesso sono proprio i cittadini che mostrano entusiasmo a sporcarsi le mani di terra per assaporare il doppio gusto di vedere crescere e portare in tavola i propri frutti, coltivati addirittura sui propri balconi. L’orto è un atto formativo, l’amore che si sperimenta nell’aiutare un seme a germogliare sicuramente lo si riflette in tavola poi quando lo si va ad assaporare.
La regione Marche già nel 1996 ha finanziato, per diversi anni, la creazione di orti biologici nelle scuole e più di recente Slow Food ha promosso nelle scuole l’iniziativa “Orto in condotta” avvalorando l’importanza della conoscenza della frutta e della verdura per incentivarne l’assunzione nei bambini.
Quindi forza risvoltiamo le maniche e riconnettiamoci con la terra magari proprio osservando i nostri figli che sanno mostrarci come è divertente giocare con essa. E mentre giochiamo con loro, in un angolo del nostro giardino, diamo vita ad un piccolo orto chiamandoli in nostro aiuto così vivremo insieme la meraviglia di raccoglierne i frutti!
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...OGNUNO DI NOI AVREBBE BISOGNO DEL SUO PICCOLO GIARDINO ZEN OVE SCARICARE LE PROPRIE TENSIONI ACCUMULATE DURANTE LA SETTIMANA ... BAMBINI COMPRESI ...
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