Che tu sia piccolo o grande...benvenuto nel mio blog!

"I bambini pensano, osservano e ragionano. Esaminano ciò che vedono, traggono conclusioni, fanno esperimenti, risolvono problemi e cercano la verità. Certo, non lo fanno in modo cosciente, come gli scienziati. E i problemi per cui cercano una soluzione sono quelli di ogni giorno, su come è fatta la gente e gli oggetti e le parole, piuttosto che arcane questioni riguardanti stelle ed atomi. Ma anche il bambino più piccolo conosce già molte cose sul mondo e si adopera attivamente per saperne di più."

Alison Gopnik, Andrew N. Meltzoff e
Patricia K. Kuhl,
The Scientist in the Crib



giovedì 28 ottobre 2010

FACCIAMO MERENDA CON LA MELA MAGICA!

BIANCANEVE la fiaba dei fratelli Grimm racconta............(http://www.grimmstories.com/)
"Andò in una stanza segreta dove nessuno poteva entrare e preparò una mela velenosissima. Di fuori era così bella rossa, che invogliava solo a vederla, ma chi ne mangiava un pezzetto doveva morire. Quando la mela fu pronta, ella si tinse il viso e si travestì da contadina; così camuffata passò i sette monti e arrivò fino alla casa dei nani. Bussò, Biancaneve si affacciò alla finestra e disse: -Non posso lasciar entrare nessuno, i nani me l'hanno proibito!-. -Non importa- rispose la contadina -venderò lo stesso le mie mele. Tieni, voglio regalartene una.- -No- disse Biancaneve, -non posso accettar nulla.- -Hai forse paura del veleno?- disse la vecchia. -Facciamo così: tu mangerai la parte rossa e io quella bianca.- Ma la mela era fatta con tanta arte che soltanto la parte rossa era avvelenata. Biancaneve desiderava tanto la bella mela e, quando vide che la contadina ne mangiava non pot‚ più trattenersi e allungò la mano per farsi dare la sua metà. Ma al primo boccone, cadde a terra morta. Allora la regina disse: -Questa volta nessuno ti risveglierà!-. "

Che emozione, adoro leggere le fiabe ai miei bambini che ascoltano sempre rapiti dalle avvincenti storie. Oggi abbiamo letto BIANCANEVE e mi è venuta l'idea di seguire l'onda della mela magica trasportandola nella nostra merenda e così anche noi magicamente abbiamo trasformato delle belle e succose mele rosse in gustosissime merende .........
NON VELENOSE MA NUTRIENTI!
 Provate e vi leccherete i baffi anche voi!

FIORI DI MELA
Tagliate la mela con o senza buccia a spicchi, aiutandovi volendo con l'apposito utensile per ottenere pezzi regolari e disponeteli in un piatto dandogli la forma di un fiore. Cospargete di miele o malto o zucchero di canna integrale, cannella in polvere, cacao e nocciole tritate.

TORTA DI MELA CRUDA
Sbucciate e affettate a fettine sottili e regolari la mela e disponetela in un piatto a raggiera come si trattasse di una torta. Cospargete con zucchero integrale di canna a velo decorate con fettine di arancia e/o mandorle o nocciole tritate o biscotti secchi sbriciolati.

mercoledì 20 ottobre 2010

BASTA CON I PIDOCCHI!

(BAMBINI E PIDOCCHI)
Negli ultimi anni mi capita sempre più frequentemente di informare tante mamme sulla profilassi di prevenzione o cura della pediculosi del capo che altro non è che l’infestazione da pidocchio del capo. E’ infestazione sempre esistita, che trovava punte di presenza in determinati periodi dell’anno (primavera e autunno), mentre ora si è trasformata in una presenza costante. Ci sono maestre che si sono trovate ad affrontare in maniera didattica tale presenza, ci sono mamme che sostengono “tanto ormai se li passano in continuazione!”, ci sono bambini che ne parlano come di piccoli amichetti che ogni tanto vivono sulla loro testa. Ma è così che argineremo la presenza e il continuo contagio? Sminuendo l’importanza della prevenzione e della buona cura di disinfestazione non rafforzeremo la presenza dei pidocchi?
Per chi ha voglia di agire in modo diverso e desidera uscire dall’incubo del controllo quotidiano della testa dei propri bambini (arrivano continuamente circolari da parte delle scuole e asili!) adottiamo ed esigiamo da chi abbiamo vicino buone e risolutive forme di disinfestazione.
Il pidocchio non guarda in faccia nessuno, il contagio avviene mediante contatto diretto (avvicinando le teste, utilizzando pettini, spazzole, appoggiandosi con il capo a barriere impottite, ove sia veicolato un individuo infestato), provoca prurito, ha una spiccata preferenza per coloro che seguono una scarsa igiene del cuoio capelluto (ma non è indispensabile!), e depone uova che si schiudono dopo 6 giorni.


Per essere incisivi sull’infestazione dovremo quindi utilizzare un trattamento antiparassitario al bambino e agli altri membri della famiglia se ci sono sospetti di infestazione, ripetendo l’operazione dopo 7 giorni. Nel lasso di tempo che intercorre tra il primo ed il secondo trattamento dovremo rimuovere manualmente tutte le lendini (uova) dai capelli del bambino, e non metterlo a contatto con coetanei (ne limiteremo la diffusione!). Avremo cura di far bollire a temperatura superiore ai 65° biancheria, capricapi, federe, pettini spazzole, elastici, fasce ecc. Solo dopo la seconda applicazione e solo dopo aver accertato l’assenza totale e dico totale di lendini (uova) il bambino potrà frequentare i coetanei. Ma in quanti seguiamo attentamente tale profilassi? Quanti pediatri ricontrollano veramente il capo dei bambini prima di certificare la riammissione a scuola/asilo? In quanti informiamo onestamente la struttura scolastica dell’infestazione del bambino?
Il contenimento di tale evento passa tramite il rispetto di tali norme.
 A voi la scelta!
(PIDOCCHI E LENDINI)

Per chi avesse voglia di attuare un po’ di prevenzione (attenzione non dà copertura totale, serve a rendere meno ospitale al pidocchio la propria testa!) si può utilizzare dell’olio essenziale di lavanda. Alcune goccie di olio puro (è l’unico olio essenziale che si può utilizzare puro) vanno poste nei contorni del capo del bambino: dietro le orecchie sulle tempie e dietro nella nuca. Si può inoltre utilizzare un po’ di aceto di vino per un risciacquo a termine del lavaggio del capo una volta ogni tanto. E ricordare che gli infestanti vivono bene dove possono succhiare sangue acido cioè più ricco di tossine, quindi attenzione all’alimentazione dei nostri figli!

venerdì 8 ottobre 2010

L'ARANCIONE PER BAMBINI STANCHI!

Grazie agli studi e alle scoperte di Peter Mandel sull’influenza energetica dei colori sulle nostre cellule possiamo tutti, e soprattutto i nostri piccoli, gioire di tale semplice terapia.



COME?


Consciamente o inconsciamente i colori influenzano tutta la nostra vita. Il vestito che scegliamo alla mattina non è dovuto al caso, ma è proprio quello che ci piace, che “sentiamo” giusto per noi in quel momento. Spontaneamente scegliamo il colore di cui abbiamo più bisogno in quel momento. I bambini sono molto intuitivi e sensibili sapendo scegliere meglio di noi i colori adeguati ai loro momenti, me lo ha ricordato l’altra settimana mia figlia Gaia scegliendo costantemente l’arancione nel suo abbigliamento: spesso indossava maglie arancioni, oppure la fascia per i capelli, colorava utilizzando spesso tale tonalità. Aveva necessità di ricaricarsi e tramite la sua scelta metteva in atto un auto aiuto fantastico. L’ARANCIONE rappresenta la gioia e la felicità, l’energia solare, ed è indicato in caso di stanchezza, pessimismo, difficoltà a partire al mattino, è considerato il caffè della cromoterapia. Se notiamo che i nostri piccoli necessitano di un po’ di carica utilizziamo l’arancione nell’abbigliamento, nelle coperte dei lettini, nella pittura, nel disegno, nell’alimentazione (es. carote, zucca, arance, mandarini ecc.). E’ molto divertente anche acquistare dei lucidi colorati da cui potremo ritagliare delle forme da utilizzare sopra una piccola torcia per irradiare il corpo del bambino giocando oppure ritagliare delle lenti da apporre a degli occhiali vecchi e scoprire come è divertente vedere il mondo colorato sicuri che nel frattempo aumenteremo il benessere del nostro bambino.


QUINDI VIA LIBERA AI COLORI E…BUON DIVERTIMENTO!