Che tu sia piccolo o grande...benvenuto nel mio blog!

"I bambini pensano, osservano e ragionano. Esaminano ciò che vedono, traggono conclusioni, fanno esperimenti, risolvono problemi e cercano la verità. Certo, non lo fanno in modo cosciente, come gli scienziati. E i problemi per cui cercano una soluzione sono quelli di ogni giorno, su come è fatta la gente e gli oggetti e le parole, piuttosto che arcane questioni riguardanti stelle ed atomi. Ma anche il bambino più piccolo conosce già molte cose sul mondo e si adopera attivamente per saperne di più."

Alison Gopnik, Andrew N. Meltzoff e
Patricia K. Kuhl,
The Scientist in the Crib



venerdì 24 settembre 2010

UNA MERENDA DA LECCARSI I BAFFI!

Oggi verranno a casa nostra degli amichetti dei miei figli quindi ho pensato di proporre una merenda energetica, salutare e soprattutto molto golosa. Se volete provate pure anche voi, io ho ottenuto molti consensi quando l'ho proposta in occasione di un compleanno.

MACEDONIA GOLOSA

(per 4 persone)

INGREDIENTI:
• g 125 di yogurt magro
• 4 amaretti
• 3 kiwi maturi
• 3 pesche
• 1 banana
• 1 limone piccolo
• 3 cucchiai di miele (preferibilmente di acacia)
• 1 cucchiaino di zucchero di canna
• mezza bacca di vaniglia
• un pizzico di cannella in polvere


PREPARAZIONE:
Ridurre i kiwi in cubetti, metterli in una ciotola di vetro e condirli con il succo del limone e la vaniglia incisa per il lungo e divisa in 2-3 pezzi, mescolare, coprire e lasciare marinare per 30 minuti.
Pelate le pesche e tagliatele a cubetti. Ponetele in una ciotola conditele con un pizzico di cannella e con lo zucchero di canna, quindi sigillate con la pellicola trasparente .
Mescolate lo yogurt insieme al miele, aggiungete la banana a rondelle e frullate in modo da ottenere una crema liscia e vellutata. Formate, in 4 bicchieri lunghi, un primo strato con i kiwi privati della vaniglia, proseguire con un secondo strato di pesche e ricoprire il tutto con la crema di yogurt. Completate con gli amaretti precedentemente sbriciolati e servite subito.

martedì 21 settembre 2010

PARTORIRE E’ DIVENTATO PERICOLOSO?

3…2…1…guardi il referto e ti accorgi che, sì sei incinta! Chi ha già provato tale esperienza ricorderà sicuramente che onda di emozioni si scatena nel momento della conferma che un piccolo nuovo essere umano sta prendendo vita dentro il proprio corpo. Seguono mesi in cui ogni gesto, ogni pensiero, ogni azione viene vissuta in funzione a questa nuova esperienza: si smette di fumare (era meglio comunque non farlo!), si mangia più sano, si prendono integratori naturali, si seguono ritmi “più umani”, lenti, più vicini alla propria natura, si inizia ad informarsi su tutto ciò che è meglio compreso il metodo migliore per partorire.
Ecco che assieme alle varie informazioni (epidurale, taglio cesareo, episiotomia, rottura delle acque, ecc.) portiamo a casa anche il nostro nuovo carico di dubbi che si stanno creando e che alterniamo alla logora frase “hanno partorito tutte, partorirò anche io!” , si ma come? Speriamo non come a Messina! Ultimamente credo che le gravide che si devono per forza recare presso l’Ospedale di Messina lo facciano con un peso sul cuore. Ma è possibile che accadano “certe discussioni” proprio in momenti così delicati per donna e bambino?
Personalmente ho affrontato tre parti: uno cesareo, uno totalmente naturale e l’ultimo completato tramite ausilio di flebo di ossitocina. Credo di poter dire di aver provato quasi tutte le varie proposte relative al partorire. Che dire? Dando per scontato il fatto che “ogni parto è a sé” direi che l’importanza maggiore la riveste la serenità della madre e di chi le sta attorno in quel momento sia in ospedale o in casa. La donna durante il travaglio ed il parto necessita di persone di sostegno che entrino in vibrazioni empatica con ciò che ella sta vivendo siano queste ostetriche, medici, marito o l’amica presente al momento. Sostegno significa anche fiducia nella capacità della donna di sentire quali sono i ritmi naturali che ella e il suo piccolo stanno vivendo. E’ interessante riflettere se i ritmi ospedalieri possano sempre rispettare la naturalità dell’evento o se devono incalzarlo per gestioni interne organizzative che poco hanno del naturale. Se mi è data l’opportunità di un consiglio ad una partoriente direi di scegliere con attenzione l’Ospedale di appoggio, confidare tanto in sé stessa e nel suo bimbo, di stare sola quanto più possibile, di praticare tanta buona respirazione, di aiutarsi con rimedi naturali o omeopatici al momento, di tenere sempre a portata di mano e bocca del Rescue Remedy e di contornarsi di appoggi Sereni, Solidi, Rispettosi, e chiaramente altamente professionali….al resto pensa la natura.


Maternità

Da dove sono venuto? Dove mi hai trovato?
Domandò il bambino a sua madre.
Ed ella pianse e rise allo stesso tempo
e stringendolo al petto gli rispose:
tu eri nascosto nel mio cuore bambino mio,
tu eri il Suo desiderio.
Tu eri nelle bambole della mia infanzia,
in tutte le mie speranze,
in tutti i miei amori, nella mia vita,

nella vita di mia madre,
tu hai vissuto.
Lo Spirito immortale che presiede nella nostra casa
ti ha cullato nel Suo seno in ogni tempo,
e mentre contemplo il tuo viso, l’onda del mistero mi sommerge
perché tu che appartieni a tutti,
tu mi sei stato donato.
E per paura che tu fugga via
ti tengo stretto nel mio cuore.
Quale magia ha dunque affidato il tesoro
del mondo nelle mie esili braccia?
                                               (Tagore)

lunedì 13 settembre 2010

PREVENZIONE E INIZIO SCUOLA

Settembre è arrivato. L’estate è finita e si è portata via le belle giornate spensierate, calde, passate all’aria aperta a correre e divertirsi. Ci siamo tutti un po’ rilassati, abbiamo avuto il piacere di vedere i nostri figli rilassati in tempi più consoni a loro, e soprattutto abbiamo goduto dell’assenza del catarro, della febbre e della tosse persistente, ma adesso la scuola, gli asili, le scuole materne ricominciano, i ritmi crescono, l’aria diviene più fresca e noi dobbiamo pensare alla prevenzione. PREVENZIONE letteralmente significa il predisporre misure utili a evitare eventi dannosi, quindi il terreno su cui dobbiamo lavorare è ampio: ritmi più umani è prevenzione, vivere bene i primi giorni di scuola, asilo, scuola materna è prevenzione, il cibo che ingeriamo è prevenzione, l’ambiente dove viviamo è prevenzione, poi arrivano e ci aiutano le cure fitoterapiche di prevenzione!

Guardiamo i nostri piccoli d’uomo e aiutiamoli a vivere bene il rientro ai doveri magari utilizzando una buona miscela di fiori di Bach che sostenga e faciliti il “ricominciare” (per questo vi consiglio un clic www.giardinodellanima.blogspot.com/). Carichiamo bene le oro pile con alimenti sani e leggeri: una buona colazione con latte vegetale e cereali, o pane e marmellata e caffè d’orzo, o una tisana alla frutta con gallette di riso e crema di nocciole al malto o tahin e succo d’acero, e una merenda di sola frutta fresca a scuola li aiuterà a seguire bene le lezioni e ad arrivare a casa ben disposti per il pranzo. Facciamo comunque passare del tempo all’aria aperta nel doposcuola ai nostri figli: è bellissimo e divertente, anche se piove, indossare stivali da pioggia e impermeabile e giocare un po’ fuori, e anche se bagnamo i vestiti appena rientriamo in casa attueremo un cambio, ma saremo sicuramente più rilassati. Infine dalla natura possiamo farci aiutare assumendo: oliogoelemento manganese-rame e rosa canina in estratto totale.
E non ultimo per importanza il nostro affettuoso sostegno li accompagnerà a divenire ogni giorno più forti nel cammino della loro quotidianità.


....BUON INIZIO A TUTTI!

venerdì 10 settembre 2010

OGGI SIAMO NOI AD APPRENDERE GUARDANDO LORO....

IL PICCOLO BIMBO E IL LUNGO FILO D'ERBA

C’era una volta un piccolo bimbo.

Il bimbo camminava e guardava,
guardava e trovava tante,
anzi tutte le cose da vedere.
Guardava intorno a lui e vedeva un semplice e lungo filo d’erba,
che se ne stava tranquillo insieme ai suoi tanti vicini fili d’erba.
Il bimbo passava di lì e semplicemente,
ma con infinito rispetto disse:


“Ciao filo d’erba”…..e proseguì per la sua strada.