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"I bambini pensano, osservano e ragionano. Esaminano ciò che vedono, traggono conclusioni, fanno esperimenti, risolvono problemi e cercano la verità. Certo, non lo fanno in modo cosciente, come gli scienziati. E i problemi per cui cercano una soluzione sono quelli di ogni giorno, su come è fatta la gente e gli oggetti e le parole, piuttosto che arcane questioni riguardanti stelle ed atomi. Ma anche il bambino più piccolo conosce già molte cose sul mondo e si adopera attivamente per saperne di più."

Alison Gopnik, Andrew N. Meltzoff e
Patricia K. Kuhl,
The Scientist in the Crib



mercoledì 20 ottobre 2010

BASTA CON I PIDOCCHI!

(BAMBINI E PIDOCCHI)
Negli ultimi anni mi capita sempre più frequentemente di informare tante mamme sulla profilassi di prevenzione o cura della pediculosi del capo che altro non è che l’infestazione da pidocchio del capo. E’ infestazione sempre esistita, che trovava punte di presenza in determinati periodi dell’anno (primavera e autunno), mentre ora si è trasformata in una presenza costante. Ci sono maestre che si sono trovate ad affrontare in maniera didattica tale presenza, ci sono mamme che sostengono “tanto ormai se li passano in continuazione!”, ci sono bambini che ne parlano come di piccoli amichetti che ogni tanto vivono sulla loro testa. Ma è così che argineremo la presenza e il continuo contagio? Sminuendo l’importanza della prevenzione e della buona cura di disinfestazione non rafforzeremo la presenza dei pidocchi?
Per chi ha voglia di agire in modo diverso e desidera uscire dall’incubo del controllo quotidiano della testa dei propri bambini (arrivano continuamente circolari da parte delle scuole e asili!) adottiamo ed esigiamo da chi abbiamo vicino buone e risolutive forme di disinfestazione.
Il pidocchio non guarda in faccia nessuno, il contagio avviene mediante contatto diretto (avvicinando le teste, utilizzando pettini, spazzole, appoggiandosi con il capo a barriere impottite, ove sia veicolato un individuo infestato), provoca prurito, ha una spiccata preferenza per coloro che seguono una scarsa igiene del cuoio capelluto (ma non è indispensabile!), e depone uova che si schiudono dopo 6 giorni.


Per essere incisivi sull’infestazione dovremo quindi utilizzare un trattamento antiparassitario al bambino e agli altri membri della famiglia se ci sono sospetti di infestazione, ripetendo l’operazione dopo 7 giorni. Nel lasso di tempo che intercorre tra il primo ed il secondo trattamento dovremo rimuovere manualmente tutte le lendini (uova) dai capelli del bambino, e non metterlo a contatto con coetanei (ne limiteremo la diffusione!). Avremo cura di far bollire a temperatura superiore ai 65° biancheria, capricapi, federe, pettini spazzole, elastici, fasce ecc. Solo dopo la seconda applicazione e solo dopo aver accertato l’assenza totale e dico totale di lendini (uova) il bambino potrà frequentare i coetanei. Ma in quanti seguiamo attentamente tale profilassi? Quanti pediatri ricontrollano veramente il capo dei bambini prima di certificare la riammissione a scuola/asilo? In quanti informiamo onestamente la struttura scolastica dell’infestazione del bambino?
Il contenimento di tale evento passa tramite il rispetto di tali norme.
 A voi la scelta!
(PIDOCCHI E LENDINI)

Per chi avesse voglia di attuare un po’ di prevenzione (attenzione non dà copertura totale, serve a rendere meno ospitale al pidocchio la propria testa!) si può utilizzare dell’olio essenziale di lavanda. Alcune goccie di olio puro (è l’unico olio essenziale che si può utilizzare puro) vanno poste nei contorni del capo del bambino: dietro le orecchie sulle tempie e dietro nella nuca. Si può inoltre utilizzare un po’ di aceto di vino per un risciacquo a termine del lavaggio del capo una volta ogni tanto. E ricordare che gli infestanti vivono bene dove possono succhiare sangue acido cioè più ricco di tossine, quindi attenzione all’alimentazione dei nostri figli!

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